09 Gen 2018 Segnalazione del trasporto di sostanze pericolose
Alcuni giorni fa tutte le testate di giornali e telegiornali hanno riportato la notizia del gravissimo incidente di martedì 2 gennaio sulla A21 all’altezza di Brescia.
Una dinamica piena di infauste combinazioni che non hanno lasciano scampo alle povere vittime di questa tragedia: un camion carico di materiale pesante (quindi con uno spazio di frenata molto più lungo rispetto allo stesso veicolo vuoto) tampona una macchina e la spinge addosso al mezzo che ha davanti, un’autocisterna carica di materiale liquido infiammabile che nell’impatto ha preso fuoco.
Di questi veicoli ne vediamo tantissimi sulle nostre strade e autostrade e si contraddistinguono da pannelli rettangolari arancioni applicati sulla parte laterale e posteriore del veicolo che indicano che quel veicolo trasporta sostanze pericolose nello stato liquido, solido o gassoso.
A volte su questi pannelli non c’è alcuna indicazione ma spesso sono presenti due numeri; senza entrare troppo in dettagli tecnici possiamo sintetizzare dicendo che:
- il primo (quello in alto) è un numero di due o tre cifre che costituisce il numero di identificazione del pericolo, o numero di Kemler;
- il secondo è il numero ONU che consente di identificare la sostanza trasportata consentendo, in caso di incidente, di fornire preziose informazioni ai soccorritori.
Quando accanto ai pannelli arancioni troviamo anche un pannello giallo recante una “R” significa che ci troviamo in presenza di un camion che trasporta rifiuti pericolosi.
Bisogna precisare, per tranquillità, che sia gli autisti di questi veicoli che i responsabili delle ditte hanno una formazione speciale, infatti gli autisti, oltre ad avere la patente adeguata e il C.Q.C. (Carta di Qualificazione del Conducente), sono in possesso anche dell’autorizzazione A.D.R. (Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route) che attesta la frequenza (obbligatoria) di uno speciale corso e il superamento del relativo esame; la stessa formazione deve averla anche il responsabile tecnico dell’azienda, senza contare licenze e autorizzazioni che fanno capo all’azienda stessa.
Anche gli automezzi hanno uno speciale allestimento e omologazione che nei limiti delle situazioni normali tutelano gli altri utenti della strada; tuttavia mai come in presenza di questa tipologia di veicoli è importante prestare la massima attenzione, evitando comportamenti che possono indurre a frenate busche e rispettando, anzi aumentando, quanto più possibile le distanze di sicurezza.
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